lunedì 31 gennaio 2011

70-200 in bianco


Ecco la versione in "bianco" o High Key del 70-200VR, cosí potete decidere quale vi piace di più. Le luci sono sempre gli SB800: uno con un Lastolite EzyBox collocato sopra l'obiettivo, e l'altro è combinato con un Lumiquest Softbox III alla destra della macchina fotografica. Anche in qusto caso entrambi i flash sono stati attivati con il sistema CLS della D90.

venerdì 28 gennaio 2011

Poche ma buone


Al titolo del post manca solo la parola "luci": poche luci, ma buone. Non so se avete mai preso in mano un Nikon 70-200VR, ma è una bestiolina mica male. Con il parasole raggiunge i 30cm di lunghezza, ha un diametro di una zucca e pesa come un cocker grassottello. Pesante e ingombrante da portare in giro, lo è anche appoggiato sul fondo nero, pronto per essere fotografato. Invece di diventare matto e cercare di illuminarlo con troppe luci ho ridotto l'ambaradàn al minimo, con un SB800 montato con un EzyBox della Lastolite a sinistra della macchina fotografica e leggermente in alto, e un altro SB800 con un gel blu e montato con un grid della Honlphoto per illuminare il fondo. Con questa configurazione la parte destra dell'obiettivo rimaneva un po' scura per cui ho aggiunto un riflettore bianco che ha immediatamente schiarito le ombre e restituito molti dettagli al mio 70-200VR di seconda mano, si riescono infatti a vedere i segni dell'uso fatto dal precedente propietario.È vero che il nero snellisce quindi, visto così non sempra poi molto ingombrante.

martedì 25 gennaio 2011

Orbis Ring Flash come fondo

Per chi non conosce l'Orbis Ring Flash forse questa foto può risultare un po' anonima, ma se entrate nella loro web scoprirete che qualcosa d'interessante c'è. La margheritona infatti spunta dal "buco" del flash circolare che in questo caso lavora come sfondo. A sinistra della macchina fotografica c'è un altro SB800 con un diffusore della Lastolite, l'EzyBox. Le prime prove fatte solo con la luce da dietro infatti non erano soddisfacenti e per schiarire i petali ho aggiunto una second luce. In questo link trovate un'immagine del making of...

domenica 23 gennaio 2011

Lo studio in barca


Questa foto ha un paio d'anni ma ogni volta che la vedo mi affascina. Normalmente, quando lavoro su una barca non ho possibilità di usare molti diffusori per il flash. Lo spazio è ridotto, c'è confusione, non so dove mettere le cose e alla fine uso un SB800 con un SoftboxIII della Lumiquest, un OrbisFlash o un Pocket Bouncer, sempre della Lumiquest. Tutti piccoli modificatori della luce che riescono in qualche modo a addolcire le ombre. In questo caso invece ero su una barca grande, che conosco molto bene, e dove ho spazio per mettere tutte le mie cose e lavorare con un piede per i flash, che mi permette di fare tutto con più tranquillità ed utilizzare materiale che migliora notevolmente la luce dei piccoli speedlights. Qui i flash sono tre, montati su un Lastolite Triflash, dietro a un ombrellino traslucido (Qui trovate la foto con il set completo), e attivati con lo Skyport della Elinchrom. Inutile dire che il risultato é ottimo, con una tessitura e un'illuminazione quasi da studio. Il cielo è un pizzico sottoesposto e questo è l'editing originale in Photoshop, che credo sia migliorabile.

giovedì 20 gennaio 2011

Pesce o pescatore?


A volte, annoiato da tanta normalità cerco di creare delle immagini che escano un po' dagli stereotipi tradizionali e che propongano lo strafritto materiale da pesca, in un modo differente. Questa foto è nata per un mensile e voleva proporre una "Dieta Mediterranea", dove limoni e lattuga non mancano mai. Obiettivo raggiunto? Non lo so, staremo a vedere quando esce la rivista.
Ho usato due SB800, entrambi controllati con il CLS della Nikon. Il flash a sinistra della macchina fotografica lavora in tandem con un Umbrella Box della Lastolite di un metro di diametro, mentre quello che è a sinistra spara attraverso un'ombrellino traslucido

lunedì 17 gennaio 2011

Proviamo con dei filtri?


Questa foto non é troppo recente, ma continua a piacermi e ne sono ancora orgoglioso, non so se adesso potrei farla molto meglio. Avevo appena finito di leggere il libro "Light: Science & Magic" e avevo gran voglia di mettermi un po' alla prova, per vedere se davvero avevo capito qualcosa... Invece di montar lo studio sul tavolo grande ricordo che improvvisai una roba strana sulla mia scrivania, ma in fondo non c'è poi bisogno di strutture complicate per fare foto a piccoli oggetti. A sinistra della macchina fotografica avevo un flash dietro a un ombrellino traslucido, e un altro flash rinforzava l'illuminazione del fondo bianco. Il gioco più complicato è trovare l'angolo di incidenza della luce corretto per avere un buon risultato, senza il riflesso dei flash e dell'ombrellino sui filtri. All'inizio è difficile, ma provando si impara in fretta.

sabato 15 gennaio 2011

Gli scheletri escono dall'armadio


Di questi aggeggi ne ho tre, sono i gusci dei modelli di preproduzione di alcuni artificiali della Molix, questo in concreto è lo Sculpo. Anche se privi di colori, mi sembrano molto interessanti per capire un po' di più i "segreti" della costruzione. Dove si trovano i pesi, come sono montati gli occhielli e via dicendo. Essendo un piccolo artificiale da Black Bass non ha l'acciaio che passa da parte a parte, quello che gli americani chiamano thru-wire, i tre anellini ad "8" sono più che sufficienti per reggere lo sforzo che l'aspetta.
Per questa foto ho usato il solito fondo nero, che ho fatto diventare ancora più nero in Lightroom e una sola luce, un SB800 con un Umbrella Box della Lastolite. Credo che si tratti di uno dei modificatori di luce più grandi che si possa pensare di usare con un flash portatile, infatti misura un metro di diametro e soprattutto lavora su due elementi diffusori, l'ombrellino che riflette la luce e il diffusore frontale che la ammorbidisce ulteriormente. Non ho avuto comunque problemi a lavorare a f9 con il flash a 1/8 di potenza ISO200. Nikon D90 con Tokina 100mm f2.8 AT-X Macro

giovedì 13 gennaio 2011

Una luce, l'Orbis Ring Flash e il Millerighe


Non sempre è necessario usare molte luci, o attrezzature sofisticate. Una macchina fotografic decente, un obiettivo macro e una sola luce con un diffusore possono essere più che sufficenti. Vi diró di più, possiamo anche usare una compatta sapendo come mascherare il lampo del flash diretto e allo stesso tempo far scattare lo schiavo di un flash esterno, ma di questo ne parleremo in un altro momento. Qui ho messo insieme la D90 con il Tokina 100mm f2.8 Macro e un solo SB800 accoppiato all'Orbis Ring Flash. Come potete osservare la luce viene da sinistra e mette in risalto colori e tessitura del Millerighe, un'esca della Molix per pescare i calamari. Mi piace molto vedere il riflesso dell'Orbis Flash nell'occhio del prodotto. La D90 è sul treppiede e in questo caso mi sono ricordato di avere il Live View e l'ho usato per la messa a fuoco, sempre molto complicata con i Macro. 100 ISO, 1/200 sec. f8. Il flash era a 1/8 di potenza e l'ho attivato con il sistema Nikon CLS

venerdì 17 dicembre 2010

Patrick Sébile, Crankster.


Una foto in studio di un artificiale di Patrick Sébile. Come faccio spesso, anche in questo caso ho usato solo una luce e un piccolo riflettore (una scatola di vitamine bianca...). La luce a sinistra viene da un SB800 che spara attraverso un Softbox III della Lumiquest, un piccolo softbox che funziona in modo eccellente, soprattutto se usato molto vicino al soggettp. Con il riflettore posto a destra dell'artificiale ho schiarito un po' il lato oscuro, che rimane avvolto nel mistero peró per lo meno con dei dettagli.

Nikon D90, Tokina 100mm f2.8 Macro

giovedì 16 dicembre 2010

Catturare il sole (oltre al resto)

Mi piace l'idea di "catturare" uno spicchio di sole nelle mie foto. Non tutto, solo una parte, a volte la metà a volte meno. Si vede e non si vede, una specie di nascondino con la palla di fuoco. Questa tecnica presenta vari problemi, alcuni di facile soluzione, altri meno. Primaditutto i riflessi, o "flare" come dicono gli anglofoni. Evitarli del tutto é quasi impossibile, anche con le migliori lenti, ridurli al minimo é fattibile, cercando di tenere la lente piú pulita possibile. Il secondo problema é l'esposizione. La luce solare é ovviamente molto forte e la macchina cercherá di proteggere l'esposizione della foto sottoesponendo, giacché vede un'illuminazione esagerata. Il trucco sta nel lavorare i manuale correggendo almeno di due passi l'esposizione, ovvero sovraesponendo rispetto a quello che ci dice l'esposimetro della macchia fotografica (in matrix).
Per questa immagine ho usato un flash programmato in FP, ovvero Focal Plane, che gli permette di sincronizzare a velocitá d'esposizione maggiori alla massima "standard" della machcina che oscilla tra 1/200 e 1/500 di secondo a seconda dei modelli.
Nikon D90, Nikkor 18-70, Flash SB800, 1/1600 sec. f5.6